STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
Tanti sono gli anni
passati dalla fatidica distruzione della Morte
Nera, trent’anni, e l’ultimo Jedi,
Luke Skywalker scompare
misteriosamente, nascondendosi all’intera Galassia. Esiste solo un indizio che
possa portare sulle tracce dell’uomo: una preziosa mappa che viene custodita
gelosamente dall’anziano Lor San Tekka.
L’oggetto verrà cercato disperatamente dal Primo
Ordine, grande nucleo portatore di Forze Oscure, che vuole conquistare il
potere. La Resistenza, capitanata da Finn,
stormtrooper
sfuggito all’opprimente governo del Primo Ordine, riuscirà a custodire la mappa
e sconfiggere i nemici, riportando la pace nella Galassia?
Erano decenni che i fans aspettavano il ritorno (o, in
questo caso, dovrei dire “risveglio”) della forza e tanti anni di attesa sono
pur serviti a qualcosa: il film, realizzato sotto il grande occhio attento del
regista J.J. Abrams, è un ritorno alle origini. La
pellicola è improntata fedelmente sugli episodi precedenti (e sto parlando di
quei famosi tre che nascono dal 1977): all’interno, si respira la stessa “aria”. Le ambientazioni, i personaggi (che qui cambiano “leggermente” solo di qualche
annetto…) e lo stesso modo di dirigere sono una perfetta copia dei prequels. Scrivo
questa recensione con un occhio molto esterno da questo epico fenomeno Star Wars, perché non sono mai stata una grande appassionata
dalla saga e, quindi, il mio giudizio potrebbe essere leggermente alterato da
questa poca passione per il genere. Ciononostante, il film è ben girato e pieno
di colpi di scena che, tranquilli, non svelerò! Sicuramente non lo consiglio a
chi come me ha poche affinità con la fantascienza di questo tipo e lo
sconsiglio totalmente a quelli che si fanno trascinare dal caso mediatico, ma
che non hanno mai visto gli episodi precedenti: rischiereste solo di annoiarvi
e perdervi in un immenso universo di personaggi e ambientazioni! Molto probabilmente dovrei
rivedere la pellicola una seconda volta, con un occhio un po’ più clinico e
meno prevenuto: col tempo, vi prometto che riuscirò a farlo.
VOTO: 7-