REVENANT
– REDIVIVO
Hugh
Glass é il trapper di una spedizione di uomini, nel North
Dakota, che hanno il compito di prelevare le pelli degli animali per
poterle commerciare con l’Europa. I guai arrivano quando un gruppo di
indiani, gli Arikara, si mette sulle loro tracce per
recuperare la figlia del capo tribù, scomparsa. Riuscirà il signor
Glass a portare in salvo gli uomini e, cosa più importante, se
stesso?

Il
regista messicano Alejandro
González Iñárritu
ci
riprova anche quest’anno, dopo il clamoroso successo di Birdman,
e colpisce nel segno: la fotografia é eccezionale, fatta di lunghi
piani sequenza che coinvolgono ancora di più lo spettatore, tanto da
sentirsi protagonista della pellicola. Inutile dire che la regia é
altrettanto ottima, come la scelta del cast: Tom
Hardy
perfetto
per il ruolo del villain, così come il giovane (ma già famoso nel
mondo del cinema) Domhnall
Gleeson,
capitano carismatico della spedizione.
Un
piccolo capitolo a parte spetta, di dovere, al protagonista
indiscusso del film: Leonardo
Di Caprio. Che questa volta
sia quella buona? L’interpretazione, a mio parere, è come sempre
splendida e Di Caprio ha dato ancora una volta prova delle sue
doti attoriali. Dal 1997, ai tempi di Titanic
(bello, ma lì sopravvalutato) di
strada ne ha fatta: il povero Leo si trova (ATTENZIONE
ALLO SPOILER) per due ore e
mezza all’insegna della sfortuna. Martoriato da una mamma orsa
ultraprotettiva, accoltellato, buttato giù da una montagna, preda
delle rapide… Insomma, al poveretto gliene capitano davvero di
tutti i colori e ciononostante il personaggio riesce a convincermi e
commuovermi. Tra tutte le sue interpretazioni, questa non è scontato
che sia da Oscar, ma non spetta a me dare il vero e definitivo
giudizio.
VOTO:
7