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Logan

29 Marzo 2017

LOGAN

C’è stata un’epoca in
cui i mutanti erano considerati una minaccia per gli umani, ma grazie alle azioni
eroiche degli X-Men, sono stati
accettati benevolmente dalla società, anche se visti sempre con un po’ di
timore a causa delle loro doti paranormali. Oggi, nel 2029, i mutanti sono quasi
estinti e quelli ancora in vita, lo fanno nel più totale anonimato: Logan (alias Wolverine) è uno di quelli.
Fa l’autista, cercando di mantenere segreto l’ormai anziano professor Xavier, paralizzato e affetto
da una malattia mentale degenerativa. La vita scorre tranquilla, anche se Logan
non è più quello di una volta: i suoi poteri rigeneranti si stanno affievolendo
sempre di più e il giovane vigoroso si sta lentamente trasformando in un uomo
di mezza età (anagraficamente superata da un bel po’). I suoi problemi
diventeranno ancora più seri quando si ritroverà a dover fare i conti con una
ragazzina aggressiva, ricercata per le sue capacità alquanto particolari…

Sono passati 17 anni
dalla prima volta che abbiamo visto sul grande schermo il personaggio di Wolverine, interpretato sempre
magistralmente da Hugh Jackman.
Molti non sanno che, inizialmente, il ruolo non venne affidato all’attore
australiano: la primissima scelta di Bryan Singer cadde su Russell Crowe
(che abbandonò subito il progetto perché non gli venne concesso il lauto
compenso richiesto), per poi finire su Dougray Scott,
che ad inizio riprese rifiutò il ruolo poiché impegnato sul set di un’altra
grande saga (quella di Mission Impossible).
La sorte ha, quindi, voluto che la terza opzione fosse proprio il giovane
attore quasi sconosciuto al mondo hollywoodiano, “pescato” nei teatri di Sidney
che lo resero celebre nel suo paese per aver interpretato il personaggio di Gaston nel musical “La bella e la bestia”. Jackman viene quindi catapultato da un mondo
che lo ha sempre visto un cantante e ballerino a quello legato all’azione pura:
ed è proprio questa la caratteristica di quest’ultima pellicola. Non a caso, il
film è vietato ai minori di 14 anni: il regista, James Mangold,
ha dichiarato infatti che questo capitolo “è
adatto ad un pubblico di adulti perché volevo che, per la prima volta, si
vedesse la vera forza e anche crudeltà che rappresenta il personaggio di Logan,
buono sì, ma anche feroce: una vera e propria bestia!
”. La prima parte
della pellicola è, a parere mio, molto lenta: l’azione si concentra in una o
due scene, neanche particolarmente importanti per lo svolgimento della vicenda.
Nella seconda, invece, assistiamo ad un vero e proprio cambiamento radicale ed
è qui che tutta la rabbia celata da Wolverine esce fuori e appassiona lo
spettatore, creando anche quel giusto pathos che non ci si aspetta. Mi sono
ripromessa, almeno questa volta, che non spoilerò né il finale né scene che
portano ad un cambiamento della trama: voglio che il pubblico si goda appieno i
137 minuti della figura migliore che il mondo degli X-Men (creati dalla mano del
grande Stan Lee) abbia mai
portato sul grande schermo.

Che dire per concludere?
Sapendo che comunque questa è, a tutti gli effetti, l’ultima volta in cui
vedremo Hugh Jackman in questi panni, non possiamo far altro che apprezzare
l’interpretazione che nel corso degli anni l’attore ha voluto regalare al suo
pubblico e a tutti i fans del Mondo e per farlo, voglio condividere un video
che, cari lettori, avrete sicuramente visto circolare in rete. Alla prossima!

VOTO: 9