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Jack lo Squartatore nella cultura cinematografica

21 Maggio 2015

JACK LO SQUARTATORE NELLA CULTURA
CINEMATOGRAFICA DI MASSA

Quella
di Jack the Ripper” è una delle storie che più ha ispirato i
cineasti di tutto il Mondo, ieri come oggi ed è difficile negare che l’avvenimento di per sé sia intrigante. Tutti i grandi appassionati del
genere gotico conoscono la vicenda di questo sconosciuto serial killer che ha
terrorizzato le strade di Londra nel 1888 e sicuramente sapranno qual è stata
la tecnica, o follia omicida, che più lo ha reso famoso ai nostri occhi. Non è
questa la sede per approfondire l’argomento, ma vorrei concentrarmi piuttosto su quello che questo personaggio ha rappresentato per il mondo del cinema. A
partire dal primo film in cui è apparso, nel 1924 ne Il Gabinetto delle figure di cera del tedesco Paul Leni, lo Squartatore
ha rappresentato l’assassino perfetto, colui in grado di seminare terrore non
solo in tutta l’Inghilterra, ma anche nel resto dell’Europa di fine Ottocento,
con la grande qualità di essere sempre attentissimo a non lasciare alcun tipo di
indizio che permettesse di risalire alla sua identità. Uno dei film che
ha reso intrigante questa figura, e senz’altro anche uno dei più famosi, è La vera storia di Jack lo Squartatore (From Hell), che sicuramente tutti
ricorderete per Johhny Depp nel ruolo
dell’ispettore Abberline, incaricato di seguire
le tracce sugli omicidi commessi. È interessante come il regista abbia deciso
di fare del killer un rispettabilissimo e comune “dottore” (sir e medico
onorario della Famiglia Reale d’Inghilterra), tra l’altro in là con l’età (e la
cosa che un uomo anziano possa essere la mano di quei terribili morti, mi fa
sorridere parecchio). Anche la TV non ha fatto altro che sfruttare l’immagine
di Jack confezionando serie e telefilm che, spesso, non hanno portato a un
successo precedentemente sperato. Tuttavia, una fra le serie meglio realizzate è Ripper Street (che avete modo di
vedere ogni lunedì sul canale 52 DMax), con il Mr Darcy della versione degli
anni duemila, Matthew Macfadyen,
nel ruolo dell’ispettore Reid, degno
successore di Abberline. Qui la figura dello Squartatore funge un po’ da
pretesto per una serie di omicidi anomali che i vari protagonisti dovranno
cercare di risolvere, ma tutto sommato, gli episodi sono ben realizzati, con
una scelta perfetta di costumi del tempo, un cast non famosissimo, ma
convincente e delle storie ogni volta sempre più appassionanti. 

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Se amate il genere
macabro, ma volete buttarla sul ridere, vi consiglio di vedere la commedia nera
di John Landis, Ladri di Cadaveri – Burke & Hare, ispirata agli omicidi commessi ad
Edimburgo, in Scozia, da due precursori di Jack, nel 1827, che vendevano
cadaveri come corpi da dissezionare a scopo scientifico.

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