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Il ménage-à-trois burtoniano

09 Febbraio 2015

IL MÉNAGE À TROIS BURTONIANO

Mi ha sempre affascinato il rapporto creatosi tra il regista Tim Burton e il suo attore “feticcio” Johnny Depp; Entrambi strani, non c’è che dire, e proprio per questo, il loro è stato un amore a prima vista: amore tramutatosi in sodalizio artistico(e scusate se questo è poco!). Oltre ad accumunarli un gusto per il goticofuori dal comune (basti pensare agli stravaganti look di Depp e alleambientazioni spettrali che caratterizzano i film del regista statunitense), c’è
la passione per i travestimenti e la creazione di personaggi  di fantasia e non, caratterizzati da una
personalità molto forte, ma volubile allo stesso tempo; Basti pensare a Edward Mani di Forbice, dove il
protagonista pur volendo riscattarsi da una vita di solitudine, decide, per il
bene della donna amata, di rinunciare al suo affetto a seguito di un incidente
che potrebbe compromettere la loro ipotetica storia. Questo film sarà il primo
di una lunga serie insieme, come dimostrano i successivi Ed Wood, La Fabbrica di
Cioccolato
, Sweeney Todd e Alice in Wonderland, dove Depp vestirà
i panni più assurdi e divertenti della sua carriera: pensate a quanto sia
spassoso il personaggio di Ichabod Crane,
impacciato e fifone detective in Sleepy
Hollow

Il loro rapporto viene
rafforzato ancora di più grazie all’entrata in scena (e nella vita di Burton)
di una donna: Helena Bonham-Carter.
L’attrice diventerà il perno principale del trio e con il suo modo di fare
eccentrico, non farà altro che alimentare le voci, già presenti a Hollywood, di
una sorta di ménage à trois. Il trio
è però, a mio parere, fantastico e indissolubile e le pellicole realizzate ne
danno la conferma: la Regina di cuori in Alice in Wonderland è spietata e
ridicola allo stesso tempo, così come il pazzo Cappellaio Matto, eppure
credibili e perfetti per il ruolo interpretato. Tim Burton riesce anche a
dirigere i due attori sotto forma di personaggi animati con la tecnica dello stop
motion
nel film d’animazione
La Sposa Cadavere: storia molto
carina e colonna sonora del grande Danny Elfman
(altra pietra miliare nel corso della carriera del regista), non paragonabile,
però secondo me, al suo capolavoro assoluto nel genere gotico, Nightmare Before Christmas (poco
disneyano e molto burtoniano).

La
recente rottura della coppia Burton/Bonham-Carter ha suscitato sorpresa da
parte di tutti i fans e i media del Mondo, ma auspichiamo che questo non
comporti anche una breccia nel mondo del cinema, perché a noi “il trio gotico”
piace tanto!