IL
FASCINO DEL SELVAGGIO WEST
Non
sono mai stata un appassionata di film western; L’ho sempre trovato un genere “da maschio”, di quelli pallosi, dove si
assisteva alla visione di scene con corse a cavallo e rapine alle diligenze. Ho
quasi avuto un attimo di sbandamento dopo la visione di Django Unchained di Quentin Tarantino, film che, a tutti gli
effetti, ha le caratteristiche di un vero e proprio western (ambientazione,
storia, costumi), ma chissà perché non l’ho mai ritenuto tale. Forse la causa è
da attribuire allo stesso regista… Immaginate questa scena: un enorme distesa di
deserto secco, costituito da cactus e qualche balla di fieno sparsa qua e là
lungo il territorio, poi ti concentri meglio e vedi un albero arido, come il
paesaggio circostante, con un ramo al quale è appeso il corpo di un uomo
ormai morto e ti aspetti che il protagonista passi da lì pronunciando qualche
terribile battuta che, sai già scatenerà il tuo riso. Questo è quello che ti
aspetti da questo tipo di regista e questo è quello che vedi in uno qualsiasi
dei suoi film, che sia western o no.
Ciò non si può dire per le pellicole
dello stesso genere, ad eccezione di una: i Magnifici Sette.
Già il nome altisonante ti fa rabbrividire e pensare: «Oddio, questo è un altro
di quei film pieno di attoroni famosissimi, belli e perfetti che, anche luridi
e ricoperti di fango, rimangono degli “Dei Hollywoodiani”!» Poi la storia inizia
e tu rimani di sasso: il cast è, senza dubbio, stellare (Yul Brynner, Steve McQueen,
Charles Bronson, ecc…), la vicenda è
abbastanza scontata, ma nel complesso la pellicola è spettacolare! Ha una
comicità che non mi sarei aspettata assolutamente di vedere in questo genere e
i personaggi non sono per niente i “belli e indistruttibili” che hai sempre
immaginato… Quindi, cari lettori, non fate come me che sono giunta alla mia “veneranda
età” di 28 anni senza aver mai visto un western serio, perché colta da
pregiudizi assurdi. Se volete apprestarvi alla visione, vi consiglio, senza
dubbio, i film sopra citati e per concludere il trio, non può mancare il cult
dei cult, lo chiamavano Trinità.
Buona visione!