GHOSTBUSTERS
Erin Gilbert è una professoressa quasi di successo,
pronta a conquistare la sua cattedra fissa alla Columbia University, quando ad
un tratto, ricompare un libro sulla presunta esistenza dei fantasmi, scritto
con l’amica storica, Abby Yates,
pronto a stroncarle la carriera e a portarla sulla strada che ha sempre sognato
di intraprendere: la studiosa di fenomeni paranormali.
Parecchie sono state
le critiche mosse a questa pellicola, ancora prima di averlo visto in sala e, a
questo proposito, vorrei sottolineare alcuni punti fondamentali (ATTENZIONE ALLO SPOILER!):
–
Se vi
aspettate di vedere un remake del famosissimo film del 1984, vi sbagliate di
grosso: si, è vero, la storia parla di fantasmi, ma la trama è completamente
diversa, quindi è assolutamente inutile fare paragoni con il capitolo
precedente.
–
Tanto ha
fatto discutere la scelta di un cast totalmente al femminile: non fate tutti i
maschilisti! Chi ha mai detto che fare l’acchiappafantasmi debba essere per
forza un lavoro da uomini duri? L’interpretazione comica delle attrici,
soprattutto del duo Melissa McCarthy
– Kristen Wiig,
è assolutamente all’altezza delle aspettative, così come ai tempi lo era stata
quella tra Bill Murray
e Dan Aykroyd.
L’unica nota maschile che la pellicola tende a dare è legata al personaggio di Andy
Garcia, sindaco della città, che però viene totalmente cancellata dai
personaggi femminili.
–
Essendo
comunque un omaggio al Ghostbusters di Ivan Reitman, non potevano evitare i
cameo dei quattro vecchi scienziati – acchiappafantasmi, che sono esilaranti e
non del tutto scontati.
–
Azzeccata
la scelta del “segretario” bello e stupidone interpretata da Chris Hemsworth:
l’attore qui ha davvero dato prova di essere in grado di non essere solo un
bell’uomo, ma un attore capace di mettersi in gioco, e anche in ridicolo, ricoprendo
a 360 gradi quello che dovrebbe essere in grado di fare un personaggio del
mondo del cinema.
–
Nota
dolente è stata la poca “sostanza” data ai fantasmi: mi aspettavo molta più
verve, molto più sentimento spettrale da parte di questi, invece sono
semplicemente delle armi nelle mani di una mente malata e crudele come quella
umana. Tornano, però, tutti i vecchi spettri, compreso il più famoso Slimer.
Se il film è, nel
complesso, da vedere? Assolutamente sì, perché la pellicola è piacevole e godibile
dal primo all’ultimo minuto, con sorprese inaspettate ed effetti niente male.
Mi raccomando, cari lettori, come detto in precedenza però, evitate confronti
con la vecchia versione: questo è un altro film! Diamogli una possibilità… in
fondo chi non sarebbe curioso di capire come se la cavano queste donne scienziato
alla prese con i fantasmi?
VOTO: 7+