BIG EYES
Margaret Ulbrich è una promettente pittrice costretta a scappare dal marito con la figlia e a rifugiarsi nella città di San Francisco, dove dovrà affrontare la dura realtà per le donne degli anni 50 separate: l’assenza di un impiego. L’unico modo che le permette di vivere, è vendendo dipinti come artista di strada. E’ qui che entrerà in contatto con Walter Keane, l’uomo, un altro pittore. La donna lo sposerà, ma una volta insieme, scoprirà il suo inganno: egli la obbligherà a dipingere i suoi quadri spacciandoli come propri e attribuendosi tutto il merito e la fama. La svolta nella trama, avviene quando Margaret, stanca di anni di menzogne, deciderà di portare alla luce la verità. La trama è ispirata alla vita della pittrice Margaret Keane, la cosiddetta creatrice dei “bambini con gli occhioni”: il film è nettamente diverso dal solito stile gotico burtoniano, ma a mio parere uno dei migliori finora realizzati dal regista. I due attori protagonisti, Cristoph Waltz, nel ruolo del marito bugiardo Walter, e Amy Adams, nel ruolo di Margaret, sono fantastici e perfetti per i ruoli (lui cinico come sempre e lei dolce e impacciata). Ambientazione e costumi di scena ripresi direttamente dagli anni ‘50, riportano lo spettatore alla vita nel periodo del boom economico negli Stati Uniti.
Voto: 7,5